IL CFS
Il Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale (Committee on World Food Security – CFS ) è stato creato nel 1974 quale comitato tecnico della FAO, con il mandato di coordinare e monitorare le pratiche relative alla sicurezza alimentare e alla nutrizione, per poi diventare un organismo autonomo in seguito alla riforma del 2009.
Coinvolgendo governi, organismi e istituzioni internazionali, istituti di ricerca, settore privato e società civile, il CFS ha rappresentato un modello unico nel sistema delle Nazioni Unite: è la piattaforma più inclusiva di discussione a livello globale di sicurezza alimentare e nutrizione, a cui contribuiscono anche le tre agenzie del Polo romano (FAO, IFAD, WFP). Ciò rende il CFS attivamente coinvolto nel processo di avvicinamento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile stabiliti dall’Agenda 2030.
LA STRUTTURA
Il CFS è composto da tre organi principali:
- Il Bureau è l’organo esecutivo del CFS, è eletto ogni due anni ed è composto dal Presidente (dal 2017 è Mario Arvelo, Rappresentante Permanente della Repubblica Dominicana) e da 12 Paesi Membri: due per i gruppi regionali di Africa, Europa, Vicino Oriente, America Latina e uno rispettivamente per Nord America e Pacifico Sudoccidentale. I due membri del Bureau per l’Europa sono attualmente l’Italia e la Svizzera. L’Italia detiene anche la vicepresidenza.
- L’Advisory Group ha il compito di promuovere il dialogo tra i vari attori interessati a livello regionale e locale nonché di assicurare uno scambio di informazioni continuo e reciproco. Esso è formato dai rappresentanti di 5 categorie di attori coinvolti nelle tematiche relative a sistemi alimentari e nutrizione: agenzie e organi delle Nazioni, società civile, settore privato e fondazioni, istituti internazionali per la ricerca agricola, istituzioni finanziarie regionali e internazionali.
- L’High Level Panel of Experts (HLPE) è il comitato scientifico del CFS. Creato nel 2009, esso fornisce analisi scientifiche indipendenti sui temi di priorità del CFS, elaborando rapporti che costituiscono la base per discussioni politiche del Comitato e per l’adozione di raccomandazioni politiche volontarie.
IL BILANCIO
Il bilancio del CFS è costituito da un fondo principale destinato alle attività ordinarie del CFS, sovvenzionato in parti uguali dalle tre agenzie del Polo romano, e da fondi per altre attività, che possono essere erogati dagli Stati membri su base volontaria per promuovere l’attuazione di prodotti considerati particolarmente significativi o per sostenere alcuni ambiti specifici del CFS.
“PRODOTTI” CFS
Il Comitato elabora e formula raccomandazioni (non vincolanti ma di indirizzo politico) adottate per consenso sulla base del dialogo continuo “multiattoriale” che caratterizza e rappresenta il valore aggiunto del meccanismo decisionale del CFS.
Fra le principali attività in corso al Comitato rientrano i negoziati per lo sviluppo delle Linee guida Volontarie sui Sistemi Alimentari e la Nutrizione, che avranno l’obiettivo di indicare i principi guida per la creazione di sistemi alimentari sostenibili.
Di seguito, inoltra alcuni dei più importanti documenti approvati dal CFS:
1. Global Strategic Framework for Food Security and Nutrition (GSF)
2. Voluntary Guidelines on the Responsible Governance of Tenure of Land, Fisheries and Forests in the Context of National Food Security (VGGT)
3. Principles for Responsible Investment in Agriculture and Food System (RAI)
4. Framework for Action for Food Security and Nutrition in Protracted Crises (CFS-FFA)
L’ITALIA E IL CFS
Nell’ambito della propria azione presso le agenzie del Polo romano, l’Italia promuove attivamente il mandato del Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS).
Per il biennio 2017-2019 l’Italia ha occupato la carica di Vicepresidente del CFS ed è anche rappresentante del Gruppo Regionale Europeo nel Bureau del Comitato.
La Cooperazione italiana favorisce anche la partecipazione della società civile ai lavori del Comitato tramite l’erogazione di specifici finanziamenti.
Il momento culminante dell’attività del Comitato è rappresentato dalla Plenaria, che si svolge ogni anno ad ottobre presso la FAO.