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FAO

 

FAO

FAO - la sigla di “Food and Agriculture Organization” (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura) - è l’Agenzia delle Nazioni Unite in prima linea nella lotta contro la fame e la malnutrizione.
Fondata nel 1945 e trasferita poi a Washington D.C. (USA), dal 1951 la FAO ha sede a Roma in Viale delle Terme di Caracalla (sua sede definitiva) e si occupa di promuovere uno sviluppo agricolo sostenibile e la lotta alla malnutrizione, specie nei paesi in via di sviluppo.
Composta da 194 paesi membri, 2 membri associati (Isole Faroe e Tokelau) e un’Organizzazione membro, l’Unione Europea, la FAO lavora ed è presente in oltre 130 Paesi per sconfiggere l’insicurezza alimentare e raggiungere l’obiettivo #FameZero delle Nazioni Unite entro il 2030.
“Fiat Panis” è il motto della FAO: questa espressione latina significa “che ci sia il pane” e appare nell’emblema della FAO accanto alle iniziali dell’Organizzazione e a una spiga di grano.

Più nel dettaglio, l’Organizzazione:

- fornisce assistenza tecnica ai Paesi che richiedono sostegno nello sviluppo del proprio settore rurale e nella formulazione di programmi, politiche, legislazioni e strategie nazionali per la riduzione della fame e della malnutrizione;
- facilita la diffusione di conoscenze per lo sviluppo agricolo;
- gestisce il più esteso database mondiale sull’alimentazione e l’agricoltura;
- incoraggia la collaborazione tra pubblico e privato per migliorare l’agricoltura;
- sostiene i Paesi nel prevenire e mitigare i rischi per l’agricoltura, il cibo e la nutrizione, attraverso lo sviluppo di politiche a lungo termine che rafforzino la capacità di adattamento delle comunità a situazioni di crisi – incluse quelle climatiche - ed emergenze;
- contrasta le insufficienze alimentari causate da disastri naturali, conflitti, cambiamento climatico e altre crisi sistemiche anche attraverso la collaborazione con agenzie umanitarie.

Grazie a questi interventi, la FAO ha raggiunto importanti successi, tra cui:
• promozione del Diritto al Cibo come diritto della persona, garantito nelle costituzioni di oltre 30 Paesi;
• creazione, insieme a OMS (Organizzazione Mondiale della Salute), di un organismo intergovernativo, il Codex Alimentarius, che stabilisce gli standard internazionali per assicurare cibo sicuro e di qualità per tutti;
• eradicazione della peste bovina, (“mucca pazza”), malattia virale mortale del bestiame;
• creazione ed adozione internazionale del primo trattato vincolante contro la pesca illegale.

In vista dell’obiettivo Fame Zero entro il 2030, dal 2016 la FAO ha incrementato la propria collaborazione con le altre organizzazioni delle Nazioni Unite presenti a Roma – le cosiddette Rome-Based Agencies (RBAs) – il WFP (World Food Programme, o PAM, Programma Alimentare Mondiale) e l’IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), che insieme alla FAO costituiscono il cosiddetto Polo agro-alimentare romano.

LA STRUTTURA
Tre sono gli organi principali che costituiscono la FAO: il Direttore Generale (DG), la Conferenza degli Stati Membri e il Consiglio.

1- Il Direttore Generale (DG) amministra la FAO ed è eletto dalla Conferenza degli Stati Membri per 4 anni, rinnovabili una sola volta.
Tre sono i Vice Direttori Generali (DDG)
2- La Conferenza è il supremo organo di governo della FAO che riunisce regolarmente ogni due anni i rappresentanti degli Stati membri per determinare le politiche dell’Organizzazione, esaminare le tematiche globali in campo agro-alimentare, rivolgere raccomandazioni agli Stati Membri e alle Organizzazioni Internazionali, valutare il lavoro svolto e approvare il bilancio per il biennio successivo, nonché eleggere i membri del Consiglio e (ogni 4 anni) il Direttore Generale.
Inoltre, in alternanza alla Conferenza, ogni due anni si riuniscono le Conferenze Regionali durante le quali i Ministri dell’Agricoltura e i funzionari di alto rango provenienti dai Paesi Membri della medesima regione geografica si incontrano per confrontarsi su sfide e priorità regionali. L’Italia fa parte del gruppo regionale europeo, formato da 48 membri.
3- Il Consiglio è l’organo esecutivo della Conferenza. Composto da 49 Stati Membri eletti su base regionale, il Consiglio si riunisce tra i periodi di sessione della Conferenza - almeno due volte l’anno (tre volte negli anni in cui si tiene la Conferenza) - per svolgere attività di supervisione esecutiva del programma e del bilancio.
Le discussioni in seno al Consiglio FAO sono preparate da tre Comitati più ristretti (con 1 o 2 partecipanti per gruppo regionale):
- il Comitato Programma (PC): assiste il Consiglio nella gestione dei mezzi e delle risorse per sviluppare e attuare le attività dell’Organizzazione;
- il Comitato Finanze (FC): coadiuva il Consiglio nella gestione delle risorse economiche;
- il Comitato Questioni Costituzionali e Legali (CCLM): si occupa di questioni costituzionali e legali.

Costitutivi della struttura FAO sono anche quattro Comitati tecnici che si riuniscono ogni due anni e dipendono dalla Conferenza.
- il COAG (Committee on Agriculture) per l’Agricoltura;
- il CCP (Committee on Commodity Problems) per i beni agricoli primari;
- il COFI (Committee on Fisheries) per la Pesca;
- il COFO (Committee on Forestry) per la gestione delle Foreste.

Parte di questi Comitati era anche il Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS), che è tuttavia diventato un organo indipendente dal 2009.

IL PIANO STRATEGICO
Cinque sono gli obiettivi che costituiscono il Piano Strategico della FAO:
1. eliminare la fame, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione;
2. rendere l’agricoltura, la silvicoltura e il settore della pesca più produttivi e sostenibili;
3. ridurre la povertà rurale;
4. attivare sistemi agricoli e alimentari inclusivi ed efficaci;
5. favorire la capacità di adattamento delle comunità a situazioni di crisi ed emergenze.
Il Piano Strategico incorpora gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, riferendosi in particolare all’Obiettivo 2: Zero Hunger, all’Obiettivo 14: Vita Sott’Acqua, all’Obiettivo 15: Vita Sulla Terra, e all’Obiettivo 1: Povertà Zero.

 

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