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IDLO

 

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L’Organizzazione Internazionale del Diritto per lo Sviluppo (International Development Law Organization – IDLO) è l’unica organizzazione intergovernativa dedicata alla promozione dello Stato di diritto e delle pratiche di buon governo nei Paesi in via di sviluppo, in transizione economica e reduci da conflitti armati.
Con sede a Roma, dove è stata fondata nel 1983, l’IDLO ha da allora formato oltre 20.000 giuristi in più di 175 Paesi per aumentare le capacità giuridiche dei Paesi in via di sviluppo, intraprendendo anche progetti di formazione della società civile.
L’IDLO realizza i suoi programmi in America, Asia, Europa dell'est e Asia centrale, Africa subsahariana, Medio Oriente e Africa settentrionale.
In linea con la Dichiarazione di Parigi sull’efficacia degli aiuti, l’IDLO incoraggia i Paesi dove opera ad assumersi la responsabilità del proprio percorso di sviluppo. Infatti, l’Organizzazione coopera a stretto contatto con giuristi, avvocati, legislatori, rappresentanti della società civile, istituzioni pubbliche e private locali perché possano autonomamente contribuire allo sviluppo nazionale. A tal fine, l’Organizzazione ha creato e sostenuto una rete di associazioni locali, formate dagli ex partecipanti ai suoi programmi, chiamate “Alumni Association”: presenti oggi in circa 50 Paesi, esse moltiplicano a livello locale le attività di assistenza e formazione che l’IDLO realizza a livello internazionale.
Dal 2014 l’Organizzazione ha un ufficio distaccato a L’Aja, oltre a diversi uffici-Paese, ad esempio in Afghanistan e in Kenya. Inoltre, dal 2001 l’IDLO ha ottenuto lo status di Osservatore dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Per la realizzazione dei suoi programmi, l’IDLO si avvale di molteplici partenariati, tra cui possiamo annoverare UNHCR, BERS, UN Women, UNDP, e tante altre organizzazioni.

LA STRUTTURA
Lo staff dell’IDLO è composto essenzialmente da giuristi internazionali, specializzati in temi come riforme giudiziarie, diritto dell’ambiente, diritto commerciale internazionale e appalti pubblici.
Gli organi principali che lo costituiscono sono, invece, i seguenti:
- L’Assemblea delle Parti (AoP) è formata dagli Stati membri dell’IDLO ed è il principale organo decisionale dell’Organizzazione. Essa si riunisce una volta all’anno a Roma per determinare le politiche dell’Organizzazione e adottare il bilancio annuale. Inoltre, l’AoP si occupa anche della nomina del Direttore Generale, dei membri dello Standing Committee e del Board of Advisers.
- Lo Standing Committee (SC) è l’organo di indirizzo dell’IDLO ed è composto da sette Stati membri, di cui un Presidente, due vicepresidenti (l’Italia è vicepresidente permanente) e da quattro Stati membri eletti a rotazione dall’AoP per un mandato biennale.
- Il Direttore Generale (DG) è eletto per un mandato di quattro anni, rinnovabile una sola volta, e ha il compito di amministrare l’Organizzazione.
- Il Board of Advisers (BoA) è l’organo consultivo dell’IDLO ed è costituito da esperti che forniscono consulenza all’AoP, al SC e al Direttore Generale su tematiche giuridiche. Esso è composto da 6 a 10 membri, selezionati in base alle loro competenze tecniche, eletti per un mandato quadriennale.
- L’Audit and Finance Committee (AFC) ha il compito di rivedere il piano di lavoro e il bilancio annuale dell’Organizzazione, fornendo raccomandazioni all’AoP e al SC per orientare l’Organizzazione verso prestazioni efficaci ed efficienti. Esso è composto da 3 a 5 membri eletti per un mandato biennale, rinnovabile una volta.

 

RISORSE FINANZIARIE
Volendo facilitare l’adesione da parte dei Paesi più poveri, l’IDLO non vincola i suoi membri a versare contributi annuali. Infatti, diversamente dalla maggior parte delle organizzazioni intergovernative, l’IDLO è finanziato solamente tramite contributi volontari. Tra i suoi donatori includiamo gli Stati, ma anche organizzazioni multilaterali, fondazioni private e individui. I principali Paesi donatori sono l’Italia, gli Stati Uniti e la Svezia.
Oltre ai programmi di assistenza, l’IDLO raccoglie anche fondi destinati allo sviluppo istituzionale e alla gestione delle funzioni di base, che si presentano sotto forma di sovvenzioni senza restrizioni.

 


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