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WFP

 

WFP

PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE (WFP)
Il Programma Alimentare Mondiale (PAM, in inglese WFP - World Food Programme) è la più grande organizzazione umanitaria al mondo, istituita a Roma nel 1962. Il Programma delle Nazioni Unite si occupa di assistenza alimentare per combattere la fame. Nelle emergenze, interviene per prestare soccorso alle vittime di guerre, di conflitti civili e di disastri naturali. Una volta conclusa l’emergenza, l’organizzazione aiuta le persone a ricostruire la propria vita e quella delle comunità in cui vivono, con un particolare focus sullo sviluppo della resilienza alimentare delle comunità colpite.
Ogni anno, il WFP fornisce cibo a circa 80 milioni di persone in 82 paesi nel mondo, di cui 66,8 milioni di donne e bambini, 6,7 milioni di rifugiati, 14,8 milioni di sfollati, 800mila rimpatriati e 800mila malati di HIV/AIDS. Il WFP è particolarmente attivo nella nutrizione infantile, e sostiene un ambizioso progetto di pasti a scuola che coinvolge ogni anno 20-25 milioni di bambini in 63 Paesi.
Lo staff del WFP è composto da circa 15.000 persone, la maggior parte delle quali opera sul campo. Per le sue operazioni logistiche, dispone di una flotta di 20 navi, 70 aerei e 5.000 camion. Inoltre, il WFP serve la comunità umanitaria internazionale attraverso la fornitura di servizi logistici, tra cui il trasporto aereo con il Servizio Aereo Umanitario delle Nazioni Unite (UNHAS), che raggiunge oltre 250 destinazioni in tutto il mondo.

LA STRUTTURA
Il WFP è gestito dal Consiglio Direttivo (Executive Board) formato da 36 rappresentanti degli Stati Membri, eletti a rotazione dal Consiglio Economico e Sociale dell’ONU (ECOSOC) e dal Consiglio della FAO. Il Programma è guidato da un Direttore Esecutivo, eletto congiuntamente dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e dal Direttore Generale della FAO, cui spetta il compito di amministrare il WFP e di attuarne programmi, progetti e ogni altra attività e rimane in carica per cinque anni.
Dall’aprile 2017, il Direttore Esecutivo è l’americano David Beasley.
Il WFP ha anche un Direttore Esecutivo Aggiunto (il sudanese/inglese Amir Mahmoud Abdulla) e tre Vice Direttori Esecutivi (la statunitense Valerie Guarnieri per le operazioni, l’indiano Manoj Juneja per la gestione delle risorse, la tedesca Ute Klamert per le partnerships, la governance e l’advocacy).

A Brindisi opera la Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) gestita dal WFP e da cui partono i primi soccorsi di emergenza in grado di raggiungere le aree di crisi nell'arco di 24/48 ore. Essa fa parte di un network di sei basi umanitarie logistiche – situate, oltre che a Brindisi, a Las Palmas (Spagna), Accra (Ghana), Dubai (Emirati Arabi Uniti), PanamaCity (Panama) e Kuala Lumpur (Malesia) - il cui scopo è quello di assistere le popolazioni colpite da disastri naturali o emergenze complesse, aumentando la capacità di risposta della comunità umanitaria internazionale.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI LINK https://it.wfp.org/base-logistica-unhrd

OBIETTIVI STRATEGICI
Oltre ad assicurare il necessario supporto logistico per far giungere nel più breve tempo possibile gli aiuti alimentari a destinazione, il WFP si adopera affinché il problema dell’insicurezza alimentare in contesti di crisi sia posto al centro dell’agenda politica internazionale, promuovendo strategie, programmi e progetti a diretto vantaggio dei più bisognosi.
Il Piano Strategico 2017-2021 allinea il WFP all’Agenda 2030, rendendo il WFP tra i principali attori internazionali - insieme a FAO e IFAD - ad occuparsi dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 2 (“Fame Zero”), 1 (“Povertà Zero”) e 17 (“Partnerships per il raggiungimento degli obiettivi”). Nelle sue attività, il WFP risponde alle emergenze alimentari tramite assistenza diretta o rafforzando le capacità nazionali nella gestione della crisi (‘capacity building’), assiste i Paesi per far sì che nessuno sia lasciato indietro (il principio del “No one behind” al centro dell’Agenda 2030), concentrando i propri sforzi sullo sviluppo della resilienza per la sicurezza alimentare e la nutrizione, e al contempo affrontando le sfide poste dai cambiamenti climatici.
I principali obiettivi contenuti nel Piano Strategico sono:
- Aiutare i Paesi a raggiungere la fame zero e l’eliminazione di tutte le forme di malnutrizione (OSS 2), proteggendo l’accesso al cibo, migliorando la nutrizione e raggiungendo la sicurezza alimentare;
- Costruire partenariati per sostenere l’attuazione degli Obiettivi (OSS 17).
L’attuazione del Piano Strategico 2017-2021 deve essere adattata a contesti, capacità e partenariati locali (local ownership).

PROGRAMMI
Il WFP, oltre agli aiuti alimentari per rispondere alle emergenze, concentra le proprie operazioni di post-emergenza e di sviluppo (cd. resilienza) su progetti e programmi che mirino ad evitare che la fame si perpetui, rompendo il circolo vizioso che la causa.
I principali programmi sono:
-School Feeding: la fornitura di pasti scolastici incoraggia le famiglie a mandare i propri figli a scuola, contribuendo soprattutto all’aumento del numero di bambine che ricevono un’istruzione scolastica;
- Analisi della sicurezza alimentare: una rete di oltre 150 analisti in tutto il mondo sono impegnati a monitorare la situazione di insicurezza alimentare globale, permettendo il lavoro di analisi di sicurezza alimentare su gruppi vulnerabili e cause di vulnerabilità noto come Vulnerability Assessment and Mapping (VAM);
- Food for Assets e Food for Training: distribuzione di razioni alimentari in cambio di lavoro utile allo sviluppo della comunità (es.: costruzione di sistemi di irrigazione capaci di aumentare la produzione agricola) o di apprendimento di mestieri (es.: apicoltura, cucito ecc.) o di corsi di alfabetizzazione;
- Purchase for Progress (P4P): acquisto di derrate alimentari locali per facilitare l’accesso al mercato dei piccoli agricoltori locali;
- Sostegno allo sviluppo di ecosistemi sostenibili per contrastare la vulnerabilità alimentare e la gestione insostenibile di risorse scarse;
- Prevenzione e resilienza agli effetti dei cambiamenti climatici: analisi che evidenziano i collegamenti tra sicurezza alimentare e rischi climatici, l’impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione; maggiori investimenti in ‘preparedness’, per mitigare i rischi e rendere più efficace l’assistenza di emergenza, investendo anche in resilienza;
- Cash & Voucher: trasferimenti di contante, di voucher o di carte elettroniche (da utilizzare in negozi convenzionati) per acquistare cibo in una data quantità o per un determinato valore. Questi programmi sono attuati quando il problema è l’accesso al cibo e non la sua disponibilità;
-Disaster Risk Reduction: per mitigare gli effetti delle catastrofi sulla sicurezza alimentare, raggiungendo circa 80 milioni di persone in 60 paesi ogni anno. Il Programma implementa attività quali la conservazione dei terreni e delle acque, lo sviluppo e il risanamento delle infrastrutture a protezione delle alluvioni, il ripristino delle strade e aiuta i governi a mettere in atto sistemi avanzati di monitoraggio della sicurezza alimentare con indicatori relativi ai mercati, alla nutrizione e alla sicurezza alimentare e ai rischi;
- Supporto Cooperazione Sud-Sud: WFP ha sostenuto i governi tramite cooperazioni Sud-Sud e triangolari (scambio diretto di conoscenza, esperienze, competenze, risorse e know-how tecnico tra i Paesi in via di sviluppo);
- Nutrizione: il WFP è fermamente impegnato con SUN (Scale Up Nutrition) e REACH, in collaborazione con FAO, UNICEF e WHO. Le principali operazioni in corso sono in Bangladesh, Burundi, Chad, Etiopia, Ghana, Mali, Mozambico, Nepal, Niger, Ruanda, Tanzania ed Uganda.
Il WFP è stato tra le prime organizzazioni a investire in sistemi innovativi di preparazione alle emergenze e di pre-allerta a scala globale e ha condotto il lavoro per l’applicazione di strumenti innovativi di assicurazione contro i rischi in agricoltura, come l'index insurance.

RISORSE FINANZIARIE
Il WFP è finanziato esclusivamente su base volontaria, con contributi da parte di governi, imprese private e individui. L’agenzia riceve donazioni sotto forma di denaro, alimenti (farina, fagioli, olio, sale, zucchero ecc.) e attrezzature utili a coltivare, immagazzinare e cuocere il cibo. Per l’attuazione dei suoi programmi, il WFP trattiene una quota dei finanziamenti ricevuti per la gestione e il monitoraggio degli stessi.
Nel 2018, il budget è ammontato a 7,2 miliardi USD. Al Gennaio 2018, il WFP sta gestendo emergenze umanitarie in Bangladesh/Myanmar, Repubblica Democratica del Congo (regione Kasai), Nigeria, Sud- Sudan, Siria e Yemen.

PARTNER
Il WFP lavora con 5 tipi di partner:
1.I governi nazionali:
I governi dei paesi nei quali opera il WFP costituiscono i principali partner. Coordinarsi e cooperare con loro è essenziale sia nelle
emergenze che nei progetti di sviluppo e ricostruzione.
2. RBAs Collaboration (WFP-FAO-IFAD)
Le tre agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma - WFP, FAO e IFAD – costituiscono il ‘Polo agroalimentare’ e lavorano insieme per raggiungere l’OSS 2, favorendo la sicurezza alimentare, l’agricoltura sostenibile ed una migliore nutrizione. La collaborazione tra le RBAs è sempre più stretta grazie anche ad un documento congiunto e presentato nell’ultimo trimestre del 2016 ai rispettivi Board. Il documento inizia ad attuare attività di ‘global advocacy’ e, nei fori politici internazionali, a mettere in pratica gli obiettivi dell’Agenda 2030, della lotta al cambiamento climatico e dell’inclusione finanziaria.
3. Altre agenzie ONU
Il WFP collabora anche con altre agenzie dell’ONU, come UNHCR e UNICEF, utilizzandone le competenze tecniche e le risorse non alimentari, sia nelle situazioni di crisi che nei programmi di sviluppo. Questa collaborazione permette di rispondere più efficacemente ai specifici bisogni di alcune categorie come, per esempio, i rifugiati e bambini.
4.Le ONG
Le organizzazioni non governative partner del WFP trasportano, immagazzinano o distribuiscono il cibo per conto del WFP, oltre a collaborare su progetti per il rafforzamento della resilienza. Il WFP collabora con oltre 2.800 ONG.

5. Aziende e privati
Il WFP promuove la cooperazione con il settore privato. Si tratta di un partenariato che può risultare prezioso sia in termini di risorse economiche che di expertise in settori quali trasporto, cibo, ICT, logistica e risorse umane.


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