L’Italia presenta alla FAO, a partire dal prossimo 18 settembre, il progetto “Mediterranean Diet’s principles for Agenda 2030”, che si articola in una serie di giornate di studio, riflessione e approfondimento scientifico sulla dieta mediterranea.
Si tratta di un’iniziativa che intende promuovere e diffondere la conoscenza dei princìpi della dieta mediterranea, valorizzando gli elementi alla base dell‘iscrizione della dieta nella Lista UNESCO del patrimonio culturale immateriale nel 2010.
La serie di eventi organizzati dall’Italia intendono mettere in luce da un lato, l’unicità storico-culturale della dieta mediterranea, espressione di uno stile di alimentazione e di produzione agricola che da oltre 2000 anni ha attraversato i secoli fino a giungere ai nostri giorni; dall’altro, si propongono di far conoscere i benefici che la dieta mediterranea apporta alla salute e al benessere delle comunità, all’ambiente e alle risorse del pianeta.
La giornata del 18 settembre, dal titolo emblematico “More than 2000 years of Mediterranean diet: a journey from ancient Romans to the UNESCO recognition in 2010. The cultural dimension of food”, verrà dedicata alla presentazione di questo lungo viaggio attraverso un percorso che unisce cibo e cultura, un legame che interessa indistintamente tutti gli Stati e tutti i popoli e ne definisce l’identità, perché, CIBO È CULTURA.
Le giornate successive -dedicate ai temi della salvaguardia della biodiversità, rispetto dell’ambiente, aspetti nutrizionali, minor spreco delle risorse alimentari, ruolo delle donne -contribuiranno a dimostrare la costante validità, su base scientifica, dei principi della dieta mediterranea declinati secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030 e del mandato FAO per garantire un modello di sviluppo agricolo e di nutrizione sostenibile.