Nel corso della presentazione di un Rapporto congiunto FAO-PAM sulla situazione alimentare in Siria, redatto a seguito di una missione in loco, la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’ONU di Roma ha annunciato due nuovi contributi di emergenza, rispettivamente 0,5 milioni di euro alla FAO per interventi di emergenza nel settore agricolo e 0,3 milioni di euro al PAM per l’acquisto e la distribuzione di circa 205 tonnellate di olio a circa 225.000 persone. Tali nuovi contributi si rendono ancor più necessari alla luce del quadro allarmante messo in evidenza dal Rapporto: dai dati, infatti, emerge come si stia verificando un progressivo e rapido deterioramento sia della produzione agricola sia dell’allevamento, a causa, principalmente, del conflitto civile in corso da ormai oltre due anni ma anche da altre ragioni, ad esso strettamente correlate, quali gli spostamenti di massa della popolazione, il deprezzamento monetario e le sanzioni economiche. “Con tali e tanti fattori avversi che colpiscono i settori agricolo e dell’allevamento, e assumendo che la crisi attuale perduri, la produzione nei prossimi 12 mesi, nel paese, sarà seriamente compromessa”, avvertono funzionari delle due agenzie. A fronte di tale situazione, si stima che il paese abbia bisogno, nei prossimi 12 mesi, di importare circa 1,5 milioni di tonnellate di grano.
Dall’inizio dell’anno, la FAO ha assistito circa 70.000 persone e ha lanciato un appello di 41,7 milioni di dollari per assistere 768.000 persone: ad oggi, ne sono stati raccolti solo 3,3 milioni. Il PAM, dal canto suo, ha fornito aiuti alimentari a 2,5 milioni di persone e prevede di poter arrivare sino a 4 milioni nel 2014: l’agenzia stima un fabbisogno di 27 milioni di dollari a settimana per coprire i costi delle operazioni.