NEW YORK – La carta di Milano entra nel progetto dell’ONU, con il cibo come diritto inalienabile delle persone. “Se l’impegno contro la fame e la povertà, per la tutela delle risorse naturali e la difesa della dignità della persona è condizione imprescindibile per garantire il progresso umano, allora all’Assemblea generale dell’Onu la comunità internazionale ha un’opportunità storica per assumersi pienamente le proprie responsabilità di fronte al mondo intero”, scrivono i ministri degli Esteri, Paolo Gentiloni, e delle Politiche agricole, Maurizio Martina, in un intervento sul Corriere della Sera.
La Carta di Milano e’ stata presentata da Martina al Palazzo di Vetro in occasione del vertice sui nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile. “Abbiamo pensato fin da subito che fosse nostro dovere lasciare una legacy” a chi è chiamato alla sfida della “sicurezza e sostenibilità alimentare”, nella convinzione “che il diritto al cibo debba essere considerato pienamente come diritto inalienabile dell’uomo”. Per fare questo, proseguono i due ministri, “dobbiamo coordinare le politiche nazionali con le organizzazioni internazionali e, soprattutto coinvolgere pienamente nei processi decisionali altri soggetti quali associazioni, imprese, istituzioni e cittadini”.
La Carta di Milano e’ arrivata in questi giorni al traguardo di un milione di firme, comprese quelle di capi di stato e di governo. Sara’ consegnata ufficialmente al Segretario Generale dell’Onu Ban Ki moon in occasione della giornata Mondiale dell’Alimentazione il 16 ottobre proprio a EXPO. La manifestazione milanese e’ stata visitata finora da 17 milioni i persone tra cui oltre 170 delegazioni di governi stranieri. (AB, 27 settembre 2015)