Nella corsa contro il tempo per salvare dalla morte per fame le popolazioni civili della Siria sotto assedio, anche l’Italia ha una sua parte. Il governo italiano ha stanziato un contributo di emergenza al World Food Program per consentire un’operazione di distribuzione di razioni alimentari a favore della popolazione della città di Deir Ezzor, nell’est del Paese, sottoposta dal maggio 2014 all’assedio dell’Isis.
“A seguito dell’interruzione delle possibilità di accesso via terra alla città, che conta oltre 200.000 abitanti la distribuzione dei beni in questione (riso, farina, cereali, sale, zucchero ed olio) avverrà grazie ad un ponte aereo umanitario che il WFP avvierà nelle prossime ore utilizzando la propria flotta di velivoli”, ha reso noto la Farnesina. Il contributo italiano ammonta a 400 mila euro.
I primi aiuti del WFP sono arrivati a destinazione. Oggi – ha informato il Consiglio di Sicurezza il Coordinatore per gli aiuti di Emergenza Stephen O’Brien – un aereo dell’agenzia Onu ha paracadutato un carico da 21 tonnellate e il lancio ha avuto successo.
Le Nazioni Unite e i loro partner hanno raggiunto un totale di 110 mila persone nelle aree assediate e hanno luce verde per raggiungerne altre 230 mila, inclusi i lanci su Deir Ezzor, ha detto O’Brien osservando che “l’uso degli assedi e della fame come arma di guerra deve cessare immediatamente.”
Il contributo italiano al WFP rientra nel quadro del più ampio impegno umanitario dell’Italia per la crisi siriana, pari nel complesso, a 400 milioni di dollari per il prossimo triennio, annunciato in occasione della Conferenza dei donatori di Londra del 4 febbraio scorso.